Maddalena penitente e Ragazza con il turbante

E’ interessante analizzare e confrontare la Maddalena penitente di Caravaggio e la Ragazza con il turbante di Vermeer.

Immagini prese da Wikipedia

Sebbene Caravaggio e Vermeer avessero personalità e vita completamente diverse, tormentata ed inquieta quella di CARAVAGGIO, più tranquilla e serena quella di Vermeer, il maestro di Delft, e sebbene affrontassero soggetti diversi, religiosi per Caravaggio, gente comune, della vita quotidiana per Vermeer, nella loro opera ci sono indubbiamente tratti comuni profondi.
Emblema dell’artista moderno sia per la vita inquieta che per l’appassionata ricerca della verità, capace di far coincidere come nessun altro la vita e l’arte, Caravaggio deve a questo, unitamente alla particolare tecnica pittorica, il suo straordinario successo. Prima di lui, lo stile dominante nell’arte era legato ad un accademismo basato sullo studio della classicità. 

La novità di Caravaggio risiede nel realismo della sua opera, espresso nei soggetti dei suoi dipinti e nelle atmosfere, immerse in una luce teatrale d’incredibile efficacia, che guida l’attenzione dello spettatore verso le figure rappresentate, in grado di fuoriuscire improvvisamente dal buio della scena.
Caravaggio non ha avuto allievi. Tuttavia, l’arte di di Rubens e Velazquez, Vermeer e Rembrandt senza il realismo e la luce violenta di Caravaggio non sarebbero comprensibili. 
Indipendentemente dall’ esistenza o meno di una influenza reciproca, Caravaggio e Vermeer furono personaggi di rottura nella loro ricerca del realismo, come celebrazione del mondo, come ricerca di Dio nel mondo. Addirittura in questa ricerca del realismo soprattutto Vermeer , ma anche Caravaggio,sono accusati dalla critica moderna di aver fatto uso di marchingegni ottici, come rudimentali camere oscure, per ricopiare i loro disegni dalla realtà.
Ma il loro non è un realismo piatto, bensì c’è l’uso magistrale delle luce e dell’ombra per scavare nel profondo dell’anima (dei personaggi e di se stessi).
La maggior differenza tra i due sta nella teatralità della scena e nella drammaticità dei personaggi di Caravaggio illuminati da una luce tragica che viene dall’ alto, come una chiamata dello spirito, che si incarna in personaggi profondamente umani, ma con impronta di sacralità, mentre la luce di Vermeer è una luce pura, semplice che carica di valore tutto quanto, uomini e oggetti, spazi esterni e interni.
Questa differenza tra Caravaggio e Vermeer si attenua moltissimo nel confronto tra la Maddalena penitente di Caravaggio e la Ragazza con il turbante del Maestro di Delft, Johannes Vermeer
Nella Ragazza con il turbante Vermeer trova il massimo della drammaticità e della conflittualità dei sentimenti,tanto è vero che la protagonista viene definita sia come la Ragazza con il turbante –la domestica- sia come la Ragazza con l’orecchino di perla –la Signora,la musa , l’amante, mentre la Maddalena penitente è una delle opere meno drammatiche e teatrali di Caravaggio , che accondiscende alla contemplazione della bellezza della ragazza ed indugia nella raffigurazione dei gioielli, descritti con precisione di gusto fiammingo.
La figura della Maddalena penitente, probabilmente la ragazza di Caravaggio, Anna Bianchini, nonostante le lacrime,è, a differenza di molti altri personaggi, serena e composta , come di chi ha trovato in se stessa la pace, senza la teatralità e drammaticità , riscontrabile invece, per rimanere sempre sul soggetto della Maddalena, nella Maddalena in estasi.

L’utilizzo di uno specchio convesso o comunque di una fonte di luce per ritrarre la scena dall’alto dona all’immagine una prospettiva schiacciata, che riduce le gambe ed enfatizza l’ovale che racchiude il busto nella linea conclusa formata dalle braccia conserte e dal capo reclinato. Questo sottolinea l’interiorità del sentimento di Maddalena. A terra ci sono i gioielli spezzati che la ragazza si è strappata di dosso nella decisione di cambiare vita. Il vaso d’olio profumato mezzo vuoto ci dice che Maddalena ha già incontrato Gesù, e in questo incontro è sorto nel suo cuore sia il pentimento per la vita condotta fino ad allora, sia il proponimento di servire d’ora in poi l’Amore vero. Si potrebbe addirittura pensare che nel rapporto con la sua ragazza, rappresentata dalla Maddalena penitente, il Caravaggio abbia proiettato un momento di serenità e di meditazione, abbastanza inusuale nella sua vita inquieta. 

La stessa scelta tecnica, che mette in luce il ripiegamento su se stessa, evidenzia una ricerca approfondita e meditata di razionalità e di tecnicismo. Forse per questo la Maddalena penitente sarà ammirato da molti artisti contemporanei e posteriori, facendo da scuola per l’impostazione prospettica ed iconografica e l’uso della luce.
Viceversa nella Ragazza col turbante o Ragazza con l’orecchino di perla VERMEER, non a caso definito il Maestro di Delft, sia per la sua raffinata tecnica, che per la purezza e semplicità della sua luce, che si identifica con la calma pittoresca della cittadina di Delft, sembra attraversare un momento di inquietudine, di contrasto, portato nella sua vita dall’ arrivo di questa domestica, modella, musa e, forse, amante.

Mentre solitamente Vermeer si affida alla luce per rivelare un sommesso mondo di sentimenti, in un’atmosfera evocativa e sognante , nella Ragazza con il turbante c’è un misto contraddittorio di umile assoggettamento e ribellione.
Se di solito prospettiva e luce intensificano il contrasto tra il senso di intima quiete che pervade la scena e un impercettibile momento di sospensione, che si concentra nei gesti e negli sguardi, nella Ragazza con il turbante, il gioco di luce ed ombra è più violento, mette in luce uno sguardo vivissimo. Negli occhi da cerbiatta, nella bocca semiaperta ed umida si legge una profonda contraddittorietà di sentimentdi chi vuole contemporaneamente implorare, ma chiede imperiosamente delle risposte al suo desiderio e vuole far valere le sue ragioni (quelle dell’amore).
E poi c’è quell’ orecchino di perla, che raccoglie la luce, e che stona per la sua opulenza con il turbante che invece rimanda ad umili origini, enfatizzando simbolicamente (turbante / orecchino) la contraddittorietà dei sentimenti.

In questo dipinto di Vermeer, pur nel realismo dell’immaggine, c’è il trionfo dell’anima attraverso l’espressione di sentimenti profondi tramite il volto particolarmente espressivo. C’è l’umiltà, ma anche la fierezza di un amore sofferto (per Vermeer?), che supera con la sua forza e la consapevolezza di essere ricambiato i limiti della sua condizione sociale, con un misto contraddittorio di assoggettamento e ribellione. 

Nella Maddalena penitente la tragicità del Caravaggio si stempera nella serenità, mentre nella Ragazza con il turbante la serenità di Vermeer si inquieta nel rapporto contraddittorio con la sua musa. Ancora una volta l’Amore è un segno di contraddizione , che avvicina i due artisti , con storie di vita così diverse, ma con in comune la passione per il realismo e l’uso delle luce e dell’ombra per scavare nel profondo dell’anima. 
Un’ ultima cosa accomuna sia Caravaggio che Vermeer: entrambi morirono giovani. Caravaggio a 39, Vermeer a 42anni.

 A differenza di Tiziano e Rubens ,veri imprenditori dell’Arte, nell’ opulenta società mercantile del Seicento, Caravaggio ed il Maestro di Delft lasciarono un numero di opere molto limitato (forse perché nel gioco di luce e di ombra in ognuna c’era un pezzo di anima).

Giuseppe Tarditi