De Nittis : un protagonista della pittura dell’ottocento

Per la prima volta a Milano, nelle sale del Palazzo Reale, sarà ospitata una mostra, DE NITTIS. Pittore della vita moderna, in cui, attraverso un’esposizione di oltre 100 opere,  tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, sarà possibile ammirare il percorso artistico del grande pittore pugliese.

De Nittis: pittore realista e macchiaiolo

Giuseppe Gaetano De Nittis nacque a Barletta nel 1846 e morì nel 1884 a Saint-Germain-en- Laye a soli 38 anni. Nonostante la sua breve vita De Nittis ha raggiunto un successo straordinario, affermandosi a livello internazionale come uno dei più grandi pittori italiani dell’ottocento.

Formatosi all’ Accademia di Napoli, De Nittis nel 1866, a Firenze, si avvicinò ai Macchiaioli. Fu per lui un incontro particolarmente importante. Da spirito indipendente ed insofferente ai modelli della pittura accademica si trovò subito a suo agio con quei giovani con cui  poté  condividere l’idea di stravolgere  le vecchie regole accademiche per uno stile pittorico più originale.

Immagine presa da Wikipedia: La traversata degli Appennini, 1867, Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli

De Nittis riuscì a coniugare il realismo con lo stile macchiaiolo, caratterizzato da macchie di colore che rendevano i contrasti di luce. Lo si può vedere, ad esempio, in La traversata degli Appennini, dove il balenio della luce, reso con piccoli tocchi di colore chiaro,  appare tra il grigio delle nuvole, dipinto con macchie di colore più corposo. In basso piccole striature, dalle tonalità luminose, rendono  molto bene il riflesso fluorescente della neve che si è sciolta sul manto stradale.

 De Nittis e l’ impressionismo

Nel 1867 De Nittis partì per Parigi, dove si accostò all’ Impressionismo ed ai suoi mostri sacri, come Manet, Monet,  Degas, Gauguin.

Il picco della sua fama giunse nel 1874, quando, su invito di Degas, fu l’unico italiano ad esporre ben 5 tele nello studio fotografico di Nadar durante la prima mostra degli impressionisti.

De Nittis ha sviluppato i loro stessi temi, quali i  ritratti di donne, il paesaggio e la vivacità della vita moderna.

Immagine presa da Wikipedia: Place des Pyramides, 1876, Galleria d’Arte Moderna di Milano

Pur conservando molto dello stile impressionista, se ne distaccò, però, per elaborare un linguaggio pittorico più personale. Accanto ai colori vivaci degli impressionisti, nei quadri di De Nittis, come in Place des Pyramides, appaiono anche colori dalle tonalità scure, che sono l’espressione di una tristezza che l’artista lascia trapelare nelle sue tele.

A volte privilegiò le figure stilizzate, appena accennate, tipiche dell’impressionismo, altre volte, però, ne recuperò la forma e la plasticità. Pur senza un disegno preparatorio, sempre nel dipinto, Place des Pyramides, vediamo come, a differenza degli impressionisti, ci sia l’attenzione alla forma geometrica studiata e raffigurata nella sua precisione e ci sia l’attenzione anche alla visione prospettica, almeno per quanto riguarda la parte sinistra del dipinto. Sulla destra, invece, la profondità della scena è data, come per gli impressionisti, dalla stilizzazione delle figure, che diventano sempre più imprecise e rimpicciolite man mano che si va verso lo sfondo del dipinto. Le suggestioni, create dai riflessi di luce chiara che risplendono sul selciato, danno, poi, l’impressione del mutamento continuo. La spazialità è resa verticalmente dai palazzi ed orizzontalmente dalla distribuzione casuale delle persone.

Attento alle novità ed ai cambiamenti De Nittis ha dipinto sulle sue teli il fascino delle più grandi capitali artistiche dell’epoca: Parigi e Londra. Erano due città diverse che l’artista seppe ritrarre, ciascuna nella sua specificità, con grande cura e sensibilità: quella parigina, contraddistinta da eleganti boulevards, da gente raffinata e spensierata, da salotti signorili ed alla  moda e quella londinese caratterizzata da nubi, dalla nebbia, dallo smog dalle strade affollate ed anche dal “sottosuolo di sfacelo e di degradazione della condizione umana”, come scrisse lo stesso De Nittis. 

De Nittis: pittore della vita mondana

Immagine presa da Wikipedia: Il salotto della principessa Matilde, 1883, Pinacoteca Giuseppe De Nittis di Barletta

Negli ultimi anni De Nittis divenne il pittore della vita mondana ed elegante di Parigi. Ne è uno dei migliori esempi il dipinto dal titolo Il salotto della principessa Matilde (1883), che rappresenta lo sfarzo, la raffinatezza  e l’eleganza di un salotto parigino. Vi prevalgono i soggetti femminili. di cui, come in altri quadri,  Giuseppe De Nittis ha voluto ritrarre  non solo la bellezza e l’eleganza dell’abbigliamento, sempre  alla moda, ma, come sottolinea Alice Guerrieri, nel suo saggio, La donna nella pittura di De Giuseppe  Nittis, anche la malinconica consapevolezza della donna borghese di fin de siècle che anticipa il cambiamento femminile del novecento.

La figura in primo piano è una donna, ritratta non casualmente di spalle. All’ artista, infatti,  non interessava fissarne il volto, quanto renderla un simbolo di quel mondo femminile, raffinato, fatto di eleganza, di ricerca del bello e del particolare di pregio, dove la donna  si muoveva con spontaneità e disinvoltura, abile nell’ intrattenimento e nel tessere i rapporti sociali.

Affascinato dal gioco delle luci, De Nirttis ritrae i riflessi luminosi mentre si posano sui mobili, sui leggiadri e sfarzosi abbigliamenti delle donne, delle quali  fa risaltare l’incarnato del volto e del petto, lasciato scoperto dalle ampie scollature.