Espressionismo ed impressionismo

L’ espressionismo esprime la propensione di un artista a privilegiare, esasperandolo, il lato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente. Sotto tale profilo si differenzia dall’ impressionismo.
L’ impressionismo va dalla rappresentazione, seppure trasfigurata, della realtà, per imprimersi nella coscienza soggettiva dell’artista. L’ espressionismo parte dall’anima dell’ artista, per rappresentare i sentimenti direttamente nella realtà, riducendo al minimo la mediazione della forma.
In questo senso quest’ultima corrente rappresenta una ribellione dello spirito contro la materia e la forma.

 L’ambiente prevalentemente nordico, in cui si è alimentato, ed il legame con la ribellione anche sul piano politico e sociale, ne manifestano la comunanza con la cultura protestante, che probabilmente è all’ origine dell’ espressionismo. Come per il protestantesimo il rapporto con Dio non è mediato dalla forma, così nell’ espressionismo le emozioni dell’artista si manifestano in modo im-mediato, liberandosi dalla forma tradizionale .

Inoltre l’espressionismo polemizza contro la razionalità ed il positivismo e si differenzia dal simbolismo, che era diretto ad una cerchia ristretta in grado di capire il significato dei simboli. 

Tuttavia le sue radici si trovano anche nel simbolismo di Gaugin con il principio delle linee curve e del colore resi in funzione dello stato d’animo, ripreso poi da Van Gogh, precursore dell’espressionismo.
Tra gli altri precursori dell’espressionismo non si possono dimenticare il tedesco Max Pechstein ed il norvegese Munch con alcune sue deviazioni dal Simbolismo francese a favore di un’ intensità espressiva tipicamente nordica.
Anche se fuori dall’ impressionismo, con questi Autori siamo però ancora nell’ ambito di un espressionismo che mantiene una certa riconoscibilità delle forme oggettive della realtà anche se de-formata , come nell’Urlo di Munch.
Con Kandiskj invece si assiste ad un completo distacco dalla realtà oggettiva, lasciando ai colori ed alle forme astratte l’espressione im-mmediata dei sentimenti, per cui si parla di espressionismo di tendenza astratta.

Nonostante queste diversità i rappresentanti dell’espressionismo sono accomunati dalla volontà di esprimere tensioni, stati d’animo e sentimenti attraverso la violenza del colore, la sintesi della forma, l’incisività del segno. Per questa aggressività i rappresentanti dell’espressionismo francese, Matissse e Derain, furono chiamati Fauves (selvaggi). 

Mentre la corrente francese ha voluto superare la pittura dell’Impressionismo, per ritrovare una figurazione capace di manifestare con tinte forti la soggettività dell’artista, quella tedesca, con il movimento di Brucke, si orientò maggiormente a rappresentare la sofferenza della condizione umana e ad esaltare la im-mediatezza dell’ispirazione attraverso una violenta de -formazione dei corpi, l’esasperazione dei colori ed un linguaggio incisivo.

Giuseppe Tarditi