La Croce: coincidenza delle contraddizioni

La Croce rappresenta la coincidenza delle contraddizioni: con l’incrocio tra la dimensione verticale , amore verso Dio, Nord vs.Sud e la dimensione orizzontale, amore verso i fratelli Est vs. Ovest.

Proprio la ricerca delle coincidenza delle contraddizioni è in fondo ciò che dovrebbe animare la vita dell’uomo.

  Anche se nel passato sotto questo segno sono stati commessi crimini contro i singoli e contro i popoli, è proprio la vita dell’uomo, indipendentemente dalla sua fede , che si svolge all’ insegna di questo simbolo.<br>Mi limito ad evidenziare alcune delle contraddizioni più significative che tutti viviamo nel segno di questo simbolo, che elenco come spunti di riflessione.
La contraddizione uomo-Dio : quando crediamo fortemente e riusciamo ad avvicinare la nostra dimensione umana a quella divina , mettiamo in croce le nostre due nature , umana e divina, di figli di Dio, cercandone la coincidenza.
La croce padre (o madre ) e figlio: siamo contemporaneamente padre e figlio , in una croce generazionale, che ci porta ad amare, e nello stesso tempo ad uccidere il padre per affermare la propria individualità (complesso di Edipo o di Elettra)
La contraddizione Madre Vergine: per il figlio la madre è (nel desiderio) anche vergine e l’Emanuele rappresenta proprio l’incarnazione del figlio di madre vergine, profetizzato nei secoli.
La Croce in-dividuum e sexus (cioè segmento dell’umanità): rappresenta il dramma di mettere in croce la contraddizione di essere nello stesso tempo monadi e zoon politikon, l’eremita che è in noi e l’uomo che si confonde nella massa (del tifo negli stadi, dei balli moderni nelle discoteche)
La Croce persona e coro :ben rappresentata nella musica Iazz, dove l’assolo si alterna all’ integrazione nei suoni della banda.
La croce nella tragedia greca
 : dove al Bios degli attori sulla scena, che interpretano le loro storie individuali,  corrisponde la zoe del coro,  che si scatena in danze bacchiche indifferenziate.
Giuseppe Tarditi