“I Papaveri” di Claude Monet: analisi

I Papaveri è un dipinto ad olio su tela di cm 50 x 65, realizzato nel 1873 dal pittore impressionista Claude Monet ed è conservato al Musée d’Orsay di Parigi.
Monet dipinse molti quadri in questo periodo, aventi per soggetto il tema del riposo e della passeggiata. In questo dipinto la donna in primo piano è la moglie di Monet, Camille e il bambino è il figlio Jean.

Immagine presa da Wikipedia

Monet diluisce i contorni e costruisce una ritmica colorata a partire dall’evocazione dei papaveri, attraverso pennellate il cui enorme formato, in primo piano, mostra la rilevanza, che Monet concede all’impressione visiva. Viene così compiuto un primo passo verso l’astrazione.

Dal verde indistinto del campo Monet fa emergere delle brillanti picchiettature di rosso, interpretate subito dai nostri occhi come papaveri, che conferiscono al paesaggio una nota di vivacità e di colore.
Di fronte a I Papaveri lo spettatore è subito colpito dalla freschezza dei colori, dallo sfavillio rosso del prato fiorito, dal movimento ondulato dell’erba, sfiorata dal vento leggero e dalla luce estiva che dissolve nell’atmosfera gli oggetti più concreti, sfumando i loro contorni, come quelli della casa, che si confondono con il verde degli alberi e con il bianco delle nuvole.
Il tema dei papaveri è abbastanza ricorrente nella pittura di Monet ed evoca quello più generale dei fiori e dei giardini.

Mentre le Ninfee di Giverny di Monet, per esempio,  rappresentano un oggetto di studio fine a se stesso, senza elementi umani, nel dipinto, I Papaveri, viene rappresentata la vita umana: una vita serena, che parte dalla famiglia ed arriva alla famiglia.

E’ però una vita non priva di emozioni, perché  è mossa dal vento e ravvivata dal rosso dei papaveri.

Questi fiori non sono solo un elemento tecnico pittorico di “inquadramento” della scena, ma sono anche una strada, che accompagna Monet e la sua famiglia in una passeggiata nella vita, tra un vento leggero, che le dà movimento, senza sconvolgerla: un percorso sereno, ravvivato dal rosso dei papaveri, che suscita sentimenti, se non di passione, certamente di calore e di amore. Questi fiori infatti sono l’elemento che ravviva i momenti della vita del pittore e della sua famiglia. Le figure umane hanno una storia, costituiscono l’inizio e la fine del percorso segnato materialmente ed emotivamente dai papaveri, che è l’elemento centrale unificatore, che dà colore alla loro vita.Si tratta di un momento della vita di Monet serena e piena di emozione: un momento fissato e fermato nel tempo da I Papaveri meglio che in ogni altro dipinto.

La centralità dei fiori si traduce nell’ esclusività del titolo, I Papaveri (si noti l’articolo determinato). Sono quasi un’idea, un’ astrazione, ma nello stesso tempo sono concreti, vivi , gravidi di emozioni: un uni-versale concreto.

Giuseppe Tarditi