Mi commuovo sempre quando sento l’inno nazionale Fratelli d’Italia di Goffredo Mameli, patriota e poeta.
Qualcuno lo contesta, sia sotto il profilo musicale, sostenendo che si tratta di una marcetta ripetitiva, che sotto l’aspetto del contenuto. E’ vero che alcuni brani dell’Inno di Mameli, presi alla lettera, sono abbastanza discutibili , per esempio: che schiava di Roma , Iddio la creò….Per questo motivo molti preferirebbero come inno nazionale Va Pensiero di Verdi, che tra l’altro è anche simbolo del nostro Risorgimento.
Ci son però molte considerazioni a favore di Fratelli d’Italia.
La prima è la tradizione: Fratelli d’Italia è entrato a far parte della nostra vita. Ormai ogni volta che si risente l’inno, si provano le stesse emozioni, che si sono provate la /le prime volte che lo si è sentito.
La seconda è il fatto che, seppure di non eccelso valore artistico, la parte musicale di Fratelli d’Italia è molto popolare ed orecchiabile ed è in grado di generare entusiasmo.
La terza risiede nel titolo, che è un po’ la sintesi dell’inno nazionale. L’espressione “fratelli d’ Italia” è infatti una sintesi unificatrice, che dà a tutti gli italiani il senso di appartenenza alla stessa patria. Siamo tutti fratelli , figli della stessa terra.
Per inciso la parola patria, seppure rimandi alla figura maschile del padre, è femminile e rimanda anche alla figura della madre. L’ apparente contraddizione si spiega con il concetto di patria come terra dei padri. Il concetto di terra è forse il massimo di femminilità procreatrice e simboleggia sicuramente il ventre materno e quindi l’amore verso l’interno della famiglia, mentre il concetto di padre si rifà al concetto di chi difende la libertà e la protegge nei confronti dell’esterno.
La quarta considerazione riguarda l’invito all’unione ed all’amore fraterno (Uniamoci, amiamoci). E’ un invito tuttora valido, poiché, anche se oggi l’ Italia è giuridicamente unita, di fatto spesso non siam popolo,/Perché siam divisi.
Giuseppe Tarditi