Architettura gotica in Umbria

L’ architettura gotica in Italia, affermatasi dall’ inizio del XIII grazie all’ ordine benedettino cistercense, si differenzia notevolmente da quella della Francia, dell’Inghilterra e della Germania.

 L’ architettura gotica in Italia non solo si differenzia da quella d’oltralpe, ma anche per regione o persino per città. In generale in Italia e soprattutto in Umbria c’è l’attenzione ad una maggior proporzione secondo lo stile classico ed al mantenimento dei moduli artistici del romanico, soprattutto nella conservazione dello spessore dei muri delle chiese.

Mentre in quella d’oltralpe i muri venivano alleggeriti, spostando il peso su contrafforti esterni, che venivano poi finemente i lavorati, In Umbria rimane la forma massiccia, che impedisce la costruzione di lunghe finestre. Di solito si preferisce riservare vaste superfici, su cui poter affrescare grandi cicli pittorici. Ne è un esempio la Basilica di S. Francesco ad Assisi, Patrimonio dell’ Umanità. Nella Basilica superiore, una delle due strutture, che compongono la Basilica insieme alla Basilica Inferiore, si possono ammirare gli affreschi di Giotto, che ha raffigurato le storie di S. Francesco.   

       

  Immagine presa da Wikipedia. Il transetto della Chiesa inferiore con l’altare eretto sopra la tomba di san Francesco.

Inoltre gli archi rampanti e i contrafforti, tipici delle chiese gotiche,  venivano spesso camuffati o del tutto eliminati. Lo si può vedere ad esempio nella  Basilica di San Francesco ad Assisi, mentre è un’eccezione la Basilica di Santa  Chiara sempre ad Assisi, che ha  archi rampanti lungo entrambe le pareti laterali.  

Rispetto all’eleganza di quelli europei, ma anche del duomo di Milano, qui i contrafforti sono una struttura massiccia che appesantisce la facciata, generalmente a forma a capanna come nel romanico. Lo stile è molto semplice, come si vede dalla facciata della Basilica di S. Francesco: il tetto a spiovente ed il massiccio campanile richiamano indubbiamente lo stile romanico. C’è comunque un certo slancio,  mitigato, però,  dalle mensole orizzontali. Rispetto al gotico di oltralpe le  linee orizzontali e verticali si trovano in un rapporto equilibrato. Tipicamente gotico è il rosone, riccamente lavorato, che richiama in qualche misura la decorazione ad intarsio del gotico tradizionale. Le superfici sono tutte ricoperte dalla pietra del Subasio bianca e rosa.

La stessa semplicità si può vedere nella facciata della Basilica di Santa Chiara, che presenta molte analogie con la Basilica Superiore di S. Francesco. Anche la facciata della Basilica di Santa Chiara è realizzata con  fasce alternate di calcare bianco e rosa del Subasio, tripartita da cornici e con il rosone gotico. La facciata è  a capanna con un timpano triangolare, come la Basilica di S. Francesco ed anch’ essa ha un solo portale a tutto sesto.

Anche la Cattedrale di Gubbio si ispira al nuovo stile gotico umbro. Come le precedenti chiese ha una facciata molto semplice, senza particolari decorazioni, presenta un certo slancio, un portale a sesto acuto, sopra il quale c’ è c’è una magnifica e grande vetrata circolare, attorniata da cinque bassorilievi del XIII secolo.

In questo quadro che lumeggia un  gotico umbro con  strutture massicce e con facciate essenziali, senza quella decorazione a traforo tipica del gotico, fa eccezione il Duomo di Orvieto. E’ un capolavoro dell’architettura gotica dell’Italia centrale. La sua facciata, che è molto simile a quella del Duomo di Siena, riprende il gotico francese

Il Duomo di Orvieto si slancia verso l’alto con le sue torri fino a raggiungere un’altezza di circa 53 metri. Lo slancio è sottolineato anche dalle cuspidi triangolari e dalle quattro  guglie, alle cui basi ci sono  quattro grandi bassorilievi in marmo, che rappresentano  immagini e storie di carattere religioso.

La parte inferiore è caratterizzata da questi stupendi bassorilievi, la parte superiore è dominata dal rosone e dai suoi accessori. Tutta la facciata è poi arricchita da preziosi mosaici policromi.

Mentre l’interno delle Basiliche di San Francesco e di Santa Chiara ad Assisi ed anche l’ interno del Duomo di Gubbio hanno una sola navata, quello del Duomo di Orvieto è costituito da tre navate ampie e luminose, coperte da un soffitto a capriate lignee. Le pareti e i pilastri della navata centrale presentano un’alternanza di fasce di basalto e travertino, che riprende la decorazione laterale esterna.